Come Lavoriamo
Dopo aver scoperto come vivono le persone in Europa, abbiamo deciso di dare un’occhiata a “Come Lavoriamo” per evidenziare le varie attitudini e le diverse condizioni. Abbiamo quindi analizzato vari set di dati relativi per esempio al numero di ore lavorate, ai salari, ai percorsi formativi e alle diverse occupazioni.
Esplora l’app e gioca con i dati per vedere cosa scopri sulle nostre abitudini lavorative. Anche noi l’abbiamo fatto e abbiamo individuato alcune aree di particolare interesse.
Istruzione
Quando si tratta di istruzione, chi è che in Europa detiene il maggior numero di titoli universitari? E un livello di istruzione più elevato equivale a una vita più felice?
Salari
È interessante osservare l’istruzione anche in relazione ai salari. Noterai che in Lussemburgo la gente ha il guadagno medio annuo più elevato, senza aver necessariamente bisogno di passare tanto tempo a studiare. Nei paesi scandinavi invece la gente passa molti anni a studiare, quasi 20 anni in media, e occupa una posizione discretamente elevata nel grafico degli stipendi.
Orario di lavoro
Osservando il tempo che passiamo a lavorare, noterai che la forza lavoro in Grecia ha in media l’orario di lavoro più lungo, quasi 42 ore alla settimana. Dall’altro lato, sono i Paesi Bassi il paese con il numero più basso di ore di lavoro, poco più di 30 a settimana, senza alcun impatto sul salario e infatti, è il 4° paese “meglio pagato” dell’Unione europea.
Produttività
Qual è effettivamente la nostra produttività nei posti di lavoro? Abbiamo confrontato il livello di produttività in base al paese e abbiamo scoperto che la Polonia, la Lettonia e l’Estonia sono i paesi meno produttivi, con soli 16 € per ora lavorata. Il Lussemburgo invece si merita la retribuzione più elevata a quanto pare, costituendo la forza lavoro più produttiva di tutto il continente, con l’impressionante cifra di 54 € all’ora.
Occupazione
I dati sull’occupazione nel complesso non erano particolarmente sorprendenti, con una disoccupazione meno probabile in Germania e una disoccupazione più probabile in Grecia e in Spagna.